Su di me

 

Sono nata senza averlo chiesto quasi 41 anni fa. Terza di quattro figli, prima e ultima femmina. Dopo il liceo classico che a sua volta viene dopo un fortunatissimo ciclo di scuole medie inferiori- ma per davvero! Devo tanto ancora alla professoressa Ivonne Lorenzato- mi sono iscritta a Filosofia. Ho fregiato l’Alma Mater Studiorum della mia discreta e discretamente lunga presenza (più lungo le vie del centro bononiense che dentro le aule della Facoltà, a dirla tutta). Sono sposata da 11 anni con MàtteoZèni (va pronunciato così perché suonava così a 15 anni quando ripetevo in segreto alle amiche del cuore il suo nome). Adesso più spesso suona così: Maaaatttttteeeeeeeeoooooooo! O anche papà a a a a a a! Per 3 dei nostri 4 figli. Tre femmine e un maschio. Siccome si sentiva un grande bisogno di un blog personale tutto intriso di avventure da mamma con una fitta di nostalgia per la mancata vocazione claustrale, ecco che prontamente sono arrivata io. La Paola. Vivo, penso, scrivo, posto. A volte prima posto, poi scrivo, troppo tardi ci ripenso, ma comunque vivo.

3 pensieri su “Su di me

  1. Sto leggendo osservazioni di una mamma qualunque e ad ogni pagina mi verrebbe voglia di abbracciarti e di offrirti un caffè perché parlare con te mi farebbe un gran bene,farebbe bene soprattutto alla mia fede così immatura e da supermercato,prego x chiedere e neanche con convinzione.mio marito non è un gran credente l unico con una fede sincera è mio padre ma vorrei trasmettere la bellezza di Cristo alle mie figlie,anzi se potessi scegliere forse è l’unica cosa che vorrei insegnare loro.sei speciale e Dio ha scelto bene la mamma x ludo!so che sicuramente questa storia la conosci ma volevo mandartela comunque!buon anno Rossana Bradascio!Quest’anno, quasi 10.000 donne diventeranno mamme di bambini disabili. Non vi siete mai domandati come vengono scelte le mamme dei bambini disabili?
    In qualche modo visualizzo Dio veleggiare sopra la Terra e selezionare i Suoi strumenti di propagazione con grande cura e deliberazione. Man mano che osserva, dà ordine ai suoi angeli di prendere appunti nel Libro Maestro.
    “Aemstrong Beth, figlio. Santo protettore: Matteo.
    “Forest Marjorie, figlia. Santo protettore: Cecilia. “
    Rutledge Carrie, gemelli. Santo protettore ….diamo loro Gerardo. E’ abituato alla profanità”.
    Alla fine, passa un nome ad un angelo e sorride,
    “Dagli un figlio disabile”.
    L’angelo è curioso. “Perché lei, Dio? E’ cosi’ felice”
    “Esattamente”, sorride Dio.
    “Potrei dare un figlio disabile a una madre che non sa sorridere? cio’ sarebbe crudele.”
    “Ma ha pazienza?” chiede l’angelo.
    “Non voglio che lei abbia troppa pazienza, o affogherà in un mare di rimpianti e autocommiserazione. Una volta svaniti lo shock e i risentimenti, lei sarà in grado di gestire la situazione.
    “Oggi l’ho guardata. E’ cosi’ sicura di se stessa ed indipendente, qualità cosi’ rare ma cosi’ necessarie in una madre. Vedi, il bambino che le daro’ avrà un suo proprio mondo. La mamma dovrà farlo vivere nel mondo di lei e questo non sarà facile.”
    “Ma Signore, non credo neanche che abbia fede.”
    Dio sorride. “Non ha importanza, Io posso rimediare a questo. Questa è perfetta. Ha la dose giusta di egoismo.”
    L’angelo emette un profondo sospiro. “egoismo ? E’ una virtù?”
    Dio annuisce. “Se ogni tanto non potrà separarsi dal bambino, non riuscirà mai a sopravvivere. Si, qui c’è una donna che benediro’ con un bambino meno che perfetto. Ancora non se ne rende conto, ma è da invidiare. “Non darà per scontata neanche una parola.
    Non considererà mai un passo una cosa ordinaria.
    Quando il suo bambino dirà “Mamma” per la prima volta, sarà testimone di un miracolo e lo saprà.
    Quando descriverà un albero o un tramonto al suo bambino cieco, lei vedrà come solo poche persone vedono le mie creazioni.”
    “Le permettero’ di vedere chiaramente le cose che Io vedo – ignoranza, crudeltà, pregiudizio e di innalzarsi al di sopra di tutte.
    Non sarà mai sola. Sara’ al suo fianco ogni minuto di ogni giorno della sua vita e sono sicuro che svolgerà il mio lavoro come se fosse al mio fianco.”
    “E per quanto riguarda il Suo Santo protettore ?” chiede l’angelo, con la penna sospesa a mezz’aria.
    Dio sorride. e dice: “Uno specchio sarà sufficiente”

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  2. Sono Francesca, ho 56 anni e due figlie grandi e sposate,
    Sto leggendo ora il tuo libro e mi commuovo ad ogni riga per la Fede grande e certa che ti muove.
    Ti abbraccio e se abitassi vicino a te farei di tutto per conoscerti. Grazie per comunicare la tua vita. Semplicemente grazie anche se vorrei poterti dire molto di più. Da oggi pregherò ogni giorno per te e per la tua splendida e faticosa famiglia.

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